Il punto di vista di Sofuoglu e Cluzel sul contatto di Assen
Le versioni dei due piloti sull’accaduto sono più che discordanti.
La gara del Mondiale Supersport di domenica scorsa ad Assen ha regalato delle emozioni uniche ed un finale al cardiopalma. Jules Cluzel e Kenan Sofuoglu, due dei migliori interpreti di sempre della categoria, si sono dati battaglia senza esclusione di colpi fino all’ultima chicane, quando è avvenuto il contatto tra i due. Ad uscire vincitore è stato il tre volte iridato della competizione, ma non senza polemiche da parte dell’avversario.
La manovra dell’ultima chicane è stata messa sotto indagine da parte della Direzione Gara, la quale ha deciso di non prendere provvedimenti a riguardo, mantenendo il risultato finale inalterato.
Le opinioni del dopo gara sono state le più svariate su chi fosse il colpevole e la differenza di vedute tra i due piloti è stata più che netta a chiusura della corsa.
Kenan Sofuoglu/Kawasaki Puccetti Racing/Vincitore
“Sapevo di avere il passo per vincere. Ho provato a scappare nel finale con dei giri veloci, ma Jules riusciva comunque a tenermi testa. Sapevo che avrebbe provato alla chicane e così io ho mantenuto una linea molto stretta per chiudere la porta. Non c’era spazio per un sorpasso ‘normale’. Lui ha comunque provato a sopravanzarmi ed è andato lungo, aprendo la porta per un ulteriore attacco da parte mia. Quando ha provato a chiudere la porta io ero già a gas spalancato e mi stavo lanciando verso il traguardo e l’ultima cosa che avrei fatto è chiudere il gas”.
“È stato fortunato a non cadere e, sinceramente, non capisco il perché della sua lamentela, forse deriva dal fatto di aver mancato il successo e non per ciò che è successo all’ultima curva. Secondo me era semplicamente arrabbiato perché dopo tutti i problemi avuti nelle ultime gare sentiva che doveva vincere. So che avrebbe meritato il successo in Thailandia e che ad Aragon se lo stava giocando. Aveva bisogno di motivazione e quindi di vincere qui, per questo motivo credo la sua delusione sia stata grande. Ha trovato qualcosa di cui lamentarsi, ma per me non è un problema. I 25 punti li abbiamo presi noi”.
Jules Cluzel / MV Agusta Reparto Corse / Secondo:
“È sorpreso dalla mia reazione? Non so che dire. Credo che tutti abbiano visto che io ho tentato solo di sorpassare, come era giusto fare. Ero davanti a lui e credo che lui mi abbia colpito solo perché non l’ho visto. È stato un bello spettacolo per la gente sugli spalti o quella a casa, questo è certo, ma quale sarà il prossimo passo? Devo urtarlo da dietro, così o cade lui o cadiamo entrambi? Non sono qui per rischiare un infortunio in questo modo. Ho solo cercato di sorpassarlo e lui ha fatto lo stesso, ma ogni volta che lo ha fatto mi ha spinto fuori ed io ho perso un secondo”.
Lui è semplicemente un passo avanti a me quanto a pazzia. Con lui cercherò di stare al suo stesso livello, ma ad ogni modo non capisco questo modo di fare. Io credo che si sia allenato su come arrivare al contatto con gli avversari senza cadere. Io non sono così, se vado addosso a qualcuno rischio di cadere. Non è la mia filosofia delle corse, mi piace correre, lottare ed imparare. A volte non capisco che cosa gli passi per la testa, spero solo che resterà calmo fino a fine stagione. Credo abbia paura di noi”.